Il documentario, diretto da Kirk LeClaire e intitolato “…So Good I Can’t Take It”, racconta della scena musicale anni ottanta del Montana influenzata dal punk e della new wave.
Uno dei musicisti più noti intervistati nel documentario è Jeff Ament. Il (futuro) bassista dei Pearl Jam è cresciuto a Big Sandy, nel Montana, dove ha frequentato per un breve periodo il college suonando inoltre in vari gruppi del Missoula prima di trasferirsi a Seattle con 100 dollari in tasca, come dice lui.
“… So Good I Can’t Take It” sarà proiettato in anteprima il prossimo 30 luglio all’Ellen Theatrer di Bozemand, in Montana. Maggiori informazioni sulla proiezione sono reperibili su bozemanfilmsociety.org.
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.