È tutto vero: i Pearl Jam hanno tributato gli alfieri dell’hardcore italiano, nati in provincia di Reggio Emilia oltre 40 anni fa.
Il font utilizzato per il logo dei Pearl Jam rappresentato nella spilla ideata per il recente concerto del gruppo a Imola è quello creato nel 1981 dai Raw Power dei fratelli Codeluppi.
Non è un caso, in quanto non solo Jeff Ament è un grande fan dei Raw Power (che vide nel vivo a Columbus, in Ohio, nel 1985) ma anche la città nella quale si formò il gruppo nel 1981 (Poviglio, in provincia di Reggio Emilia) è nella stessa regione (Emilia Romagna) e dista poco più di 100 Km da Imola, la città che ha ospitato l’unico concerto italiano del 2022 dei Pearl Jam.
E non è finita qui, c’è un altro luogo che lega i Raw Power ai Pearl Jam, ovvero lo Studio Litho di proprietà di Stone Gossard dove la band hardcore registrò nel 2009 il suo disco Resuscitate, prodotto da Floyd Reitsma e pubblicato nel 2010.
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.