I Pearl Jam hanno recentemente annunciato un nuovo investimento di $54,000 per compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte durante il tour in Sud America. I fondi saranno destinati a due progetti distinti: Alto Mayo Project, promosso dall’organizzazione no profit Conservation International a tutela delle foreste nella regione peruviana di Alto Mayo; Valparaiso Project della ong americana Carbonfund.org a tutela della foresta amazzonica. Entrambi i progetti sono certificati REDD+, acronimo che identifica il programma di Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e Degrado forestale nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), e sono strutturati per fornire benefici per le comunità locali e il pianeta.
Stone Gossard: “Penso che sia giusto riconoscere l’impatto negativo che la nostra attività ha sul pianeta, oltre a quello positivo. Andiamo in tour e i nostri tour producono anidride carbonica. Siamo costantemente alla ricerca di modi per ridurre e mitigarne gli effetti. La nostra strategia è in pratica quella di ‘auto-tassarci’ per compensare le emissioni di CO2 equivalente, e di investire quei soldi in progetti di mitigazione delle stesse. Speriamo che questo possa ispirare altre imprese e governi a esplorare modi per compensare la loro impronta carbonica.”
I Pearl Jam tracciano le emissioni di anidride carbonica dei loro tour dal 2003, e negli anni hanno fatto investimenti per compensarne gli effetti per un totale di oltre $500,000 (qui il resoconto completo). Le attività che maggiormente contribuiscono all’emissione di CO2 in tour includono: spostamenti in aereo della band e della crew, alberghi, tir e trasporto merci, energia elettrica ai concerti e spostamenti dei fan.
Emergenza idrica a Flint
I Pearl Jam e il manager della band, Kelly Curtis, hanno anche annunciato una donazione di $125,000 per aiutare i residenti di Flint, nel Michigan, drammaticamente colpiti dalla recente emergenza idrica causata dalla contaminazione da piombo dell’acqua comunale.
Un gruppo di amici e partner della band – che include Glaser Progress Foundation, Live Nation, Brandi Carlile’s Looking Out Foundation, Republic Records, Ticketmaster, Universal Music Publishing Group e William Morris Endeavor Entertainment – ha contribuito con un’ulteriore donazione di $175,000. Tutti i fondi sono destinati all’acquisto di filtri per l’acqua e bottiglie, e per servizi di assistenza e prevenzione a breve e a lungo termine rivolti ai cittadini di Flint. In aggiunta, la band ha lanciato una campagna di crowdfunding su Crowdrisediretta a chiunque voglia contribuire e che ha già raccolto quasi $400,000.
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.