Il Dark Matter World Tour 2024 è arrivato a Boston, ecco com’è andata.
Opening Act: Glen Hansard
Soundcheck: Pilate, Seven O’Clock, Never Destination, Footsteps, Society (Jerry Hannan)
Setlist: Footsteps, Release, Given To Fly, Hail, Hail, Corduroy, Scared Of Fear, React, Respond, Down, In My Tree, Wreckage, Even Flow, Dark Matter, Do The Evolution, Glorified G, Jeremy, Something Special, Rearviewmirror
Encore: Just Breathe, Song Of Good Hope (Glen Hansard, w/ Glen Hansard), Blood/Atomic Dog (George Clinton), Better Man/Save It For Later (The English Beat), Setting Sun, State Of Love And Trust, Alive, Rockin’ In The Free World (Neil Young, w/ Glen Hansard & Olivia Vedder), Yellow Ledbetter/ Star Spangled Banner (Traditional)
Nella prima data del 2024 a Fenway Park, i Pearl Jam hanno suonato un concerto davvero riuscito, a partire dalla doppietta iniziale Footsteps/Release, passando per alcune rarità, come In My Tree e Down, fino ad arrivare a Blood, suonata per la prima volta dal 2018.
Prima di Down, Eddie ha parlato di Howard Zinn, colui che ha ispirato la canzone stessa, sottolineando quanto la democrazia sia importante per la nazione Americana.
Prima di In My Tree, Vedder ha ricordato di quanto scalava gli alberi con il suo amico Chris Cornell. Dopo Do The Evolution, citando il fatto che Ted Nuget l’ha recentemente invitato al suo programma di estrema destra, Eddie ha detto sarcasticamente che “abbiamo più cose in comune di quelle che crede” alludendo al fatto che uno “sport” che il cantante dei Pearl Jam è solito praticare è il tiro con l’ascia.
La prima canzone suonata nell’encore è stata Just Breathe – prima della quale Eddie ha parlato di Tim Wakefield e Jason Varitek dei Red Sox – seguita da Song Of Good Hope, la canzone di Hansard suonata in compagnia proprio del cantautore irlandese.
Prima della finale Yellow Ledbetter è stata suonata Rockin’ In The Free World insieme a Glen Hansard e alla figlia di Vedder, Olivia, che aveva duettato con l’irlandese durante il suo set sulla canzone My Father’s Daugther, tratta dalla colonna sonora di Flag Day.
Durante il saluto finale al pubblico, è salito sul palco pure Peter Gammons per salutare tutti i fan del gruppo accorso a Fenway Park.
Curiosità: nella setlist originale della serata era presente Never Destination, poi sostituita da Blood.
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.