Il Dark Matter World Tour è arrivato in Spagna. Il live report del primo concerto del 2024 dei Pearl Jam a Barcellona.
Opening Act: The Murder Capital
Setlist: [Intro Music: Dark Entree] Footsteps, Nothingman, Present Tense, Given To Fly, Small Town, Scared Of Fear, React, Respond, Wreckage, Corduroy, Even Flow, In My Tree, Dark Matter, Jeremy, Habit, Upper Hand, Better Man/Save It For Later (The English Beat), Porch
Encore: Just Breathe, Wasted Reprise, Life Wasted, Do The Evolution, Setting Sun, Alive, Baba O’Riley (The Who)
Dopo diversi giorni difficili sia per i fan che per il gruppo (alcuni componenti erano malati, situazione che ha portato all’annullamento dei tre concerti precedenti), i Pearl Jam sono tornati ad esibirsi dal vivo.
Dopo l’ottimo set dei Murder Capital, alle 21:00 in punto il gruppo si è presentato sul palco e ha iniziato il set con due pezzi lenti: Footsteps e Nothingman. Il concerto è proseguito con l’inaspettata Present Tense seguita da una grande versione di Given To Fly.
Dopo la sempre emozionate Small Town, i Pearl Jam hanno proposto alcune canzoni tratte dal nuovo album in studio Dark Matter, suonate come sempre in successione, come su disco: Scared Of Fear, React, Respond e Wreckage, introdotta in spagnolo da Eddie Vedder (“Anche nel nostro primo disco c’erano molto canzoni con titoli composti da una singola parola” ha detto).
Il concerto è poi proseguito con alcuni cavalli di battaglia della band come Corduroy, Even Flow e Jeremy, intervallati da brani poco suonati come In My Tree (valorizzata da Klinghoffer alle percussioni) e una versione particolarmente grintosa di Habit.
Upper Hand è stata introdotta da un discorso di Eddie in uno spagnolo piuttosto incerto, mentre il main set si è concluso con le classiche Better Man (con una bella versione di Save It For Later suonata in coda) e Porch.
L’encore è stato aperto da una versione acustica di Just Breathe suonata da Eddie in solitaria, mentre prima di Wasted Reprise il cantante ha detto: “Posso dire che nell’ultima settimana ho vissuto un’esperienza quasi di pre-morte. È stato molto spiacevole e spaventoso. Mi sembrava di non riuscire a respirare, ho temuto di non farcela a superare la notte e di dover andare in ospedale. E alcuni di noi l’hanno avuto, e ti rendi conto di quanto sia preziosa questa vita, di quanto siamo fortunati a vivere su un pianeta in cui possiamo andare in giro a suonare per persone incredibili come quelle presenti qui stasera. È stata un’esperienza intensa. Non la dimenticherò presto, e noi non dimenticheremo presto questa serata“.
Il concerto si è chiuso con l’emozionante Setting Sun, valorizzata dalle suggestive animazioni proiettate sul
videowall, seguita da Alive e da una travolgente versione di Baba O’Riley degli Who.
Il gruppo è apparso in forma e carico ma forse un po’ intimorito di suonare dal vivo dopo le tre precedenti date, quella di Londra e la doppia a Berlino, annullate a causa di una malattia che ha coinvolto alcuni componenti della band.
Curiosità: nella setlist originale della serata, al posto di Corduroy era presente I Am Mine, non suonata durante il concerto.
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.