Il Dark Matter World Tour 2024 dei Pearl Jam è ripartito da Auckland: ecco com’è andata.
Opening Act: Pixies, Liam Finn & EJ Barnes
Setlist: [Intro Music: Dark Entree] Given To Fly, Small Town, Why Go, Corduroy, React, Respond, Eruption (Van Halen), Dark Matter, Wreckage, Daughter/Monkey Gone to Heaven (Pixies)/Another Brick In The Wall Part II (Pink Floyd), Even Flow, Won’t Tell, Jeremy, Quick Escape, Wishlist, Not For You/Modern Girl (Sleater-Kinney), Spin The Black Circle, Lukin, Porch
Encore: Just Breathe, Habit (w/ Liam Finn), State Of Love And Trust, Hard To Imagine, Do The Evolution, Alive, Rockin’ In The Free World (Neil Young, w/ Liam Finn & EJ Barnes)
Prima data dei Pearl Jam in Nuova Zelanda da dieci anni a questa parte, concerto aperto dai Pixies e da Liam Finn accompagnato da EJ Barnes.
Prima dell’arrivo onstage dei Pearl Jam, il gruppo Maori Te Whare Karioi guidato da Piripi Davis ha eseguito una Haka..
Il concerto si è aperto sulle note di Given To Fly seguita da diversi classici della band come Small Town e Corduroy. Nel main set sono state suonate diverse canzoni tratte da Dark Matter mentre sulla coda di Daughter è stata proposta la classica Monkey Gone to Heaven dei Pixies.
Nel main set è stata suonata anche Quick Escape, mai attuale come ora (“Crossed the border to Morocco / Kashmir to Marrakesh / The lengths we had to go to then / To find a place Trump hadn’t fucked up yet“) dato che Donald Trump solamente il giorno prima di questo concerto ha vinto le elezioni americane diventando il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America.
Durante Lukin, Eddie è caduto per terra anche se si è rialzato senza grossi problemi subito dopo.
L’encore è stato aperto da Just Breathe che Ed ha introdotto con le seguenti parole, “Non possiamo aspettarci che le cose siano perfette. Alcune persone potrebbero aver paura del progresso. Possiamo essere inclusivi e fare progressi“. Curiosamente, nello stesso giorno del concerto, il ‘nostro’ Zucchero ha pubblicato una cover della traccia inclusa originariamente in Backspacer nel suo nuovo disco di cover (Curioso di ascoltarla? Clicca qui).
Nell’encore ha trovato posto anche la rara Hard To Imagine, richiesta da un fan presente tra le prime file.
Il concerto si è concluso dopo due ore e un quarto sulle note di Alive seguita da Rockin’ In The Free World suonata in compagnia di Liam Finn (che li aveva accompagnati durante il main set su Habit – VIDEO) e di EJ Barnes.
Il gruppo è parso felice di trovarsi in nuova Zelanda, specie per come sono andate le recenti elezioni americane…
Curiosità. Nella setlist originale della serata era presente Setting Sun, la traccia di chiusura di Dark Matter, poi non suonata durante il concerto.
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.