Pearl Jam | 13/11/2024 Heritage Bank Stadium, Gold Coast, Australia

La leg australiana del Dark Matter World Tour 2024 dei Pearl Jam è partita da Gold Coast.

Foto: slvh90 via concertpants

Opening Act: Pixies

Setlist: Corduroy, Small Town, Given To Fly, Why Go, Quick Escape, React, Respond, Dark Matter, I Am Mine, Wreckage, Even Flow, I Got Shit, Daughter/Another Brick In The Wall Part II (Pink Floyd), Got To Give, Severed Hand, Black, Porch

Encore: Man Of The Hour, Do The Evolution, Breathe, Better Man/Save It For Later (The English Beat), Alive, Rockin’ In Thee Free World (Neil Young)

I cancelli sono stati aperti dopo del previsto a causa delle avverse condizioni meteorologiche, situazione che hanno fatto saltare lo spettacolo di uno dei due operning act, Teen Jesus and the Jean Teasers, e accorciare dello dei Pixies, ridotto a soli 30 minuti per consentire alla band di Seattle di suonare almeno due ore.

Dopo essere stati introdotti da due aborigeni che hanno dato il benvenuto al pubblico suonando il traditional con due didgeridoo, i Pearl Jam sono sono arrivati sul palco alle 21:00 in punto e hanno iniziato il loro concerto con Corduroy, seguita da alcuni cavalli di battaglia (Small Town, Given To Fly, Why Go) e da Quick Escape, il pezzo incluso in Gigaton più attuale che mai.

I Am Mine è stata dedicata ai surfer locali e all’amico, pro surfer, Mark Richards, presente tra il pubblico, mentre I Got Shit è stata dedicata a Neil Young (“Abbiamo scritto questa canzone con Mr. Neil Young” ha detto Eddie) che il giorno prima ha compiuto 79 anni.

Nel set principale sono state anche suonate diverse tracce da Dark Matter – come prassi del Dark Matter World Tour 2024 – come la title track, React, Respond e Wreckage.

Da notare che durante il main set sono state suonate Severed Hand e, per la seconda volta in assoluto, Got To Give, la penultima traccia di Dark Matter.

Questa “seconda volta” si è rivelata meglio della prima, suonata il 6 maggio 2024 a Vancouver con Eddie intento, oltre che a cantare, anche a suonare la chitarra, compreso il riff in acustico incluso anche nella rispettiva controparte in studio (clicca qui per vedere il video).

L’encore è invece stato aperto da un’emozionante versione di Man Of The Hour dedicata ad alcune coppie presenti tra il pubblico mentre, sempre nei bis, è stata proposta anche la rara Breath. Il concerto, durato due ore e dieci minuti, è finito con Rockin’ in The Free World di Neil Young.

Foto: slvh90 via concertpants

Curiosità. Nella setlist originale del concerto, come riportato prima accorciato per il maltempo, figuravano diverse canzoni non suonate come Nothingman, Just Breathe, Setting Sun, Yellow Ledbetter e Rain dei Beatles (accreditati nella scaletta come Los Beatles e con la nota – “Imparare Rain” – sebbene i Pearl Jam, nel corso degli anni, l’hanno già provata alcune volte dal vivo come al Wrigley Field nel 2018 o quattro anni prima ad Amsterdam).

La setlist originale della serata