La setlist, le foto, i video e le curiosità del secondo concerto di sempre dei Pearl Jam a Fort Worth, in Texas.
Opening act: Deep Sea Diver
Setlist: [Intro Music: Phillip Glass – Metamorphosis 2] Long Road, Low Light, Pendulum, Just Breathe, Hard To Imagine, Breakerfall, Why Go, Dance Of The Clairvoyants, Brain Of J, Red Mosquito, Garden, Undone, Even Flow, Seven O’ Clock, Brain Damage (Pink Floyd) / Inside Job, Severed Hand, Better Man / Save It For Later (The English Beat)
Encore: I Won’t Back Down (Tom Petty), Jeremy, Unthought Known, Alive / War Pigs (Black Sabbath), Rockin’ In The Free World (Neil Young, w/ Deep Sea Diver), Yellow Ledbetter
Secondo concerto a Fort Worth dei Pearl Jam. Prima di Pendulum, Eddie ha detto che il gruppo era davvero felice di avere di nuovo con loro il loro guerriero (Matt Cameron, assente dal precedente concerto a causa del COVID-19). Dopo il pezzo, il cantante ha detto che proprio Pendulum descriveva abbastanza bene la situazione nella quale si erano trovati nei concerti precedenti, senza il loro batterista. Poi ha ricordato e ringraziato molte persone della crew ricordando anche il legame tra Jeff Ament e Stone Gossard, che proprio oggi, ha aggiunto ridendo, festeggiavano i loro 39 virgola 9 anni insieme.
Nel main set sono state suonate alcune rarità come Hard To Imagine, qui al suo debutto in questo tour, Breakerfall (che non appariva in una scaletta dei nostri dal 2018) e Undone, la b-side del singolo I Am Mine che non veniva proposta dal vivo da ben tredici anni.
La cover di Brain Damage dei Pink Floyd è servita, inaspettatamente, come intro a Inside Job mentre dopo I Won’t Back Down, che ha aperto l’encore, il gruppo ha suonato un frammento di Spin The Black Circle, che alcuni fan dietro il palco avevano chiesto tramite cartelli. La cover di Neil Young Rockin’ In The Free World è stata suonata con alcuni componenti dei Deep Sea Diver, l’opening act della serata.
La band è apparsa molto in forma e parecchio felice per il ritorno del guerriero Matt Cameron. Interessante notare che I’m Open era presente nella setlist originale della serata poco prima di Inside Job ma non è stata suonata, al suo posto è stata eseguita la cover dei Pink Floyd Brain Damage.
Qui sotto invece è disponibile il video integrale del concerto.
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.