Setlist: Interstellar Overdrive (Pink Floyd), Corduroy, Why Go, Do The Evolution, Red Mosquito, Small Town, Even Flow, Can’t Deny Me, Given To Fly, Mind Your Manners, Lightning Bolt, Daughter/Suggestion (Fugazi)/Another Brick in the Wall Part II (Pink Floyd), Once, Hail, Hail, Nothing Man, Better Man/Save It For Later (The English Beat), Lukin, Porch
Encore: Jeremy, Black/We Belong Together (Rickie Lee Jones)/It’s Ok (Dead Moon), Rearviewmirror, Sonic Reducer (Dead Boys), Alive, Rockin’ in the Free World (Neil Young)
La terza data europea del tour 2018 dei Pearl Jam si è svolta al Pinkpop, celebre festival musicale olandese che si tiene a Landgraaf dal lontano 1970. Lo show è iniziato con una selezione di canzoni molto tirate tratte dal repertorio del gruppo come Corduroy, Why Go e Do The Evolution.
https://www.youtube.com/watch?v=zCBdusvx1lw
Prima di Small Town,Eddie ha ricordato il concerto che i Pearl Jam suonarono nel 1992 al Pinkpop, indossando la stessa t-shirt con la scritta “Tivoli” proprio in onore di quello show. Eddie ha aggiunto che al tempo Matt Cameron non suonava ancora con loro ma con i Soundgarden.
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Nel main set è stata proposta la nuova Can’t Deny Me, introdotta così da Eddie: “Un tempo c’era la Russia e la Minaccia Rossa, ora quell’ombra è più chiara, dobbiamo stare attenti alla Minaccia Arancione“. Come tag a Daughter è stata suonata Suggestion dei Fugazi, cover spesso presente nelle setlist del 1992.
Lukin è stata dedicata a Rob, il cameraman dello storico salto tra la folla del 1992. Nell’encore, prima di Rearviewmirror, Eddie ha parlato di lui: “Nel 1992 suonavamo in posti molto piccoli, poi siamo arrivati qui e abbiamo suonato al nostro primo festival, il Pinkpop. C’era un grande spazio tra il palco e la folla, e io ho visto un cameraman… sapete cos’è successo dopo, no? Tempo fa qualcuno mi ha mandato una foto di me che saltavo e in questa foto c’era il cameraman che mi guardava come si mi volesse ammazzare, e forse era la cosa giusta da fare. Non l’ho più visto da quella volta e spesso, guardando quella foto che è nel corridoio di casa mia, mi sono chiesto dove fosse quel tipo e se fosse ancora incazzato con me. L’altra sera eravamo ad Amsterdam e ho chiesto a un ragazzo se ci fosse un modo per poter ricontattare quel cameraman… e ce l’abbiamo fatta! Quando l’ho incontrato mi ha detto che è andato in pensione lo scorso gennaio e mi ha raccontato una storia totalmente diversa rispetto a quella che avevo in mente. Ho sempre pensato che fosse incazzato con me, invece mi ha spiegato che urlava agli altri ragazzi della crew di controbilanciare il braccio meccanico su cui mi ero arrampicato, altrimenti saremmo caduti entrambi di sotto. Quindi non stava urlando a me ma ai ragazzi che dovevano tenere su quella cosa, per tutto il tempo non è mai stato incazzato con me… e ora mi sento perdonato, cazzo!“.
Il live report della serata, a cura del nostro inviato NY, è su facebook.com/pearljamonline.
Poster: Ames Bros
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Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.