Esclusiva: PearlJamOnLine.it intervista Reignwolf

Dopo avervi presentato Hear Me Out su Barracuda, abbiamo avuto il piacere d’intervistare l’autore di uno dei migliori dischi rock degli ultimi anni: Jordan Cook, in arte Reignwolf.

Reignwolf @ Easy Street Records, Seattle, WA – 28/02/2019 | Foto: Karen Mason-Blair

Ciao Jordan e grazie per aver pubblicato Hear Me Out, già nominato da noi come “il disco rock del 2019”. Partiamo dall’inizio. Da dove nasce e qual è il significato del moniker che usi?

È solo una sensazione che provo quando suono. Il nome Pearl Jam era già stato scelto da qualcun altro, dopo tutto.

Il tuo disco di debutto è stato pubblicato lo scorso primo marzo. Trovo interessante che alcune delle tue canzoni più note, Hardcore, Lonely Sunday o Are You Satisfied?, non siano state incluse. E’ stata una tua precisa scelta?

Avevamo già pubblicato quelle canzoni e pensavamo che i nostri fan meritassero della nuova musica. Inoltre volevamo continuare a portare avanti il discorso legato a questo album.

Qualche tempo fa hai inciso diversi pezzi con Ben Shepherd e Matt Cameron, la sezione ritmica dei Soundgarden. Queste tracce però non sono presenti su Hear Me Out. Pensi che prima o poi saranno pubblicate o entreranno forse a far parte del secondo disco di Reignwolf?

Quei ragazzi sono incredibili. Poi sai, se non fosse stato per Ben, non avrei mai incontrato Joseph (Braley, il batterista di Reignwolf). Per quanto riguarda quelle registrazioni, tutto è possibile.

La furia che metti nei tuoi live è ormai cosa nota (e molto apprezzata). Hai avuto problemi ad incanalare quella furia tra le mura di uno studio di registrazione?

L’energia in studio rispetto a quella dal vivo è ovviamente diversa, ma c’è molta bellezza in tutto questo. Cerchiamo di prendere il meglio da queste differenze cercando di sperimentare in studio per poi scatenarci dal vivo.

In Hear Me Out sono evidenti varie influenze, dal blues al punk, dall’hardcore al vecchio rock ‘n’ roll. La domanda nasce quindi spontanea: quali sono gli artisti o le band che ti hanno ispirato di più?

Traiamo ispirazione da tutto questo, ma la nostra musica si origina principalmente dall’alchimia che abbiamo quando siamo insieme in una stanza.

Penso che le canzoni di Reignwolf ben si presterebbero come commento sonoro di film horror o thriller…

Noi vorremmo essere in una buona commedia romantica.

Hear Me Out è un album distribuito senza il supporto di grandi case discografiche. E’ stata una scelta imposta o ti trovi effettivamente più in sintonia in un’ambiente indipendente?

Arrivati a questo punto, la mossa più giusta ci è sembrata quella di pubblicare il disco in modo indipendente. Abbiamo una grande squadra che lavora con noi e questo ci fa sentire davvero bene.

Reignwolf @ Easy Street Records, Seattle, WA – 28/02/2019 | Foto: Karen Mason-Blair

Se nel 2019 un ragazzo o una ragazza decidesse di formare una band, quali sarebbero i consigli che gli daresti?

Non aver paura di suonare male – SII SELVAGGIO!

Dopo il tuo concerto a Bologna come opening act ai Black Sabbath, pensi di tornare presto da noi? Non vediamo l’ora di vederti in azione sui palchi italiani.

Luca, è stato divertente. Siamo pronti a portare il nostro disco ovunque! Ci vediamo presto.

https://www.youtube.com/watch?v=fbiFhwGtEsg&feature=youtu.be

Small my table, sits just three. Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Collabora con barracudastyle.com, hvsr.net e rockol.it, ha collaborato con Rolling Stone e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.

[An Interview with Reignwolf | English Version]

www.reignwolf.com