In una recente intervista con SPIN, Stone Gossard ha rivelato perché dal 2021 i Pearl Jam hanno iniziato a suonare concerti meno lunghi che nel passato.
Jonathan Cohen: Quando nel 2021 i Pearl Jam sono tornati a suonare dal vivo dopo una pausa di tre anni, i concerti hanno iniziato ad essere più brevi rispetto a quelli maratona di oltre tre ore che suonavate prima della pandemia. Questo aiuta la band a rimanere in forza e a non stancarsi troppo?
Stone Gossard: Beh, abbiamo quasi tutti 60 anni. Quindi, se volete che continuiamo a farlo, non possiamo continuare a suonare come abbiamo fatto negli ultimi dieci anni circa. La durata è diminuita, ma nel nuovo tour ci sarà comunque molta varietà e correremo sempre dei rischi. Potremmo farlo in maniera diversa ogni sera. Siamo così fortunati che i nostri fan si siano sempre dimostrati aperti alle nostre sperimentazioni, anche se a volte vorrebbero che suonassimo Jeremy invece di ascoltare una b-side suonata non molto bene (ride – n.d.r.). Sono cresciuti non solo per capirlo ma persino per apprezzarlo. Non suoneremo concerti maratona ogni sera perché molto semplicemente non riusciamo a farlo. Specie Eddie e Matt, che fisicamente danno molto ogni sera.
Fonte: spin.com/2024/03/spin-interview-stone-gossard
Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.